Cervinara, antica terra di cervi (da cui il nome), vanta importanti presenze archeologiche con tracce di insediamenti umani di epoca preromana e romana. Grande rilievo ha avuto nella storia di questo paese il Castello Medievale, appartenuto a diverse famiglie feudatarie tra cui i Della Leonessa, i Filangieri, i Carfara, i Caracciolo.
Cervinara è uno dei centri più popolosi dell’Irpinia: composta da ben 11 frazioni, essa segna il confine tra la provincia irpina e quella beneventana.
Collegata a velocissime arterie stradali è punto di confluenza degli interessi commerciali ed industriali della Valle Caudina.
Il clima è amabile, poichè coniuga i vantaggi della pianura con quelli montani. Il Partenio infatti domina le sue frazioni, mentre i campi e le zone rurali offrono un paesaggio ancora incontaminato.
MONUMENTI
Il patrimonio artistico cervinarese comprende diversi monumenti, oltre al torrione medievale di epoca longobarda, ormai diroccato, in località Castello, nella frazione Ferrari sorgono l’Abbazia di San Gennaro, costruita intorno al 1100 ed ora consacrata a Santuario della Madonna Addolorata ed il Palazzo Marchesale, edificato nella seconda metà del XVI secolo.
TURISMO
Il paese si presta particolarmente al turismo. Infatti, è possibile fare escursioni in alta montagna, raggiungere le limpide sorgenti di acqua ghiacciata, l’Acqua Rossa, il Pisciariello. Si può salire a piedi fino alla Piana di Lauro (a circa 1110 metri di altitudine) dove in condizioni atmosferiche favorevoli, si può godere di uno splendido panorama ed osservare il Vesuvio.
GASTRONOMIA
Per gli amanti della buona tavola, è d’obbligo assaggiare i cibi genuini del paese, le lavanelle (rigorosamente fatte in casa) con i fagioli, la menesta ‘o pignato, i fusilli, gli gnocchi, la carne paesana, ruocculi e sasicchie, diversi tipi di cacciagione, cinghiale, fagiani, patate alla brace, peperoni arrostiti, dolci fatti con le castagne, funghi porcini, tartufi, il tutto annaffiato dagli ottimi vini locali, Aglianico in primis.
Piatto tipico e antico, quasi dimenticato da tutti, sono i ravioli farciti con ricotta e zucchero serviti con sugo al pomodoro fresco. Questa pietanza rappresenta la tradizione di Cervinara. Ciò è dimostrato anche dal fatto che in passato l’agrodolce caratterizzava la cucina tipica dell’irpinia.
Grazie alla sagra della castagna, che si tiene ogni anno l’ultima settimana di ottobre al Borgo Castello, si sono riscoperti i sapori legati all’uso della castagna in cucina. Non solo zuppa con fagioli e castagne, cosciotto di agnello in salsa di castagna, ma soprattutto i dolci come il tronco di castagnaccio, la crostata, il flan di castagne e i tartufi dal cuore di pandispagna, tutto rigorosamente fatto a mano secondo le antiche tradizioni.